(da Ameglia Informa di ottobre 2023)
Rosemy Conoscenti tra i carabinieri di Termoli, dove è stato ambientato il suo primo Thriller
Della scrittrice amegliese Rosemy Conoscenti (nella foto sopra) ci siamo già interessati nel numero di luglio 2023, a seguito dell’uscita del suo primo libro giallo “Intrigo nel Borgo” che ha avuto un successo strepitoso: Sembra che lei sul giallo ci stia prendendo gusto, così sta già preparando un secondo romanzo. Sentiamone le ragioni.
Segue l’intervista.
D.: Perché hai scelto ancora Termoli per ambientare il tuo prossimo libro giallo?
R.: I motivi sono almeno tre. In primis: oramai saprete quanto io sia legata a Termoli e quanto mi ispiri nella scrittura non solo per i racconti gialli ma anche per romanzi di altro genere. Il secondo motivo è che vorrei farne una serie di gialli, un po’ come ha fatto Camilleri con il suo Montalbano, e in ultimo ma non come importanza il libro ha avuto un successo tale tra la popolazione di Termoli così come per la sua Pro loco e il suo Comune che proprio non posso e non voglio esimermi dal continuare questo sequel.
D.: Il genere giallo spesso richiede una trama intricata. Come affronti la creazione di un mistero convincente con colpi di scena?
R.: Beh, mi concentro sull’ambientazione, può essere il posto, una stanza dall’albergo o di un appartamento o il mercato del pesce o un peschereccio poi costruisco mentalmente una trama e, nel momento in cui metto nero su bianco, il resto viene da sé.
D.: Cosa ti affascina nel thriller e quali elementi ritieni cruciali per un buon libro di questo tipo?
R.: Non sono particolarmente affascinata dal genere. Ma come ben sai ho risposto ad una sfida ed ora non me la sento proprio di deludere nessuno. Per quanto riguarda gli elementi cruciali di un giallo, a mio modesto parere, al di là degli omicidi, degli eventuali o reali assassini, sono altrettanto validi ed importanti gli aspetti ambientali, umani e sociali in cui la vicenda si svolge, saper mescolare le carte in modo e maniera che il tutto tenga alta l’attenzione del lettore senza mai sforare nel banale e nel troppo ovvio rischiando di annoiare.
D.: Quali sono i momenti della giornata in cui ti senti più ispirata e creativa nella scrittura dei tuoi libri gialli? Ci sono circostanze o rituali che ti aiutano a stimolare la tua creatività?
R.: Come ho già avuto modo di sottolineare, prediligo la notte il cui silenzio mi affascina ed ispira ma non disdegno le ore pomeridiane magari seduta, se il tempo lo permette, in riva al mare preferibilmente in tempesta.
D.: Come pensi di mantenere fresca l’originalità nel genere giallo, considerando che hai già scritto un libro di successo in questo campo?
R.: Sai, il genere che trattiamo ha sempre e per forza in sé gli stessi elementi: omicidi, vittime, assassini, indagini forensi e investigative ecc. che ruotano intorno ad un luogo, una vicenda o a un fatto. Quindi è una sfida mantenere fresca l’originalità e solo ai lettori spetta dire se l’ho vinta questa sfida.
D.: Come si sta evolvendo il tuo stile di scrittura tra il tuo primo libro giallo e l’attuale?
R.: Sicuramente ho studiato parecchio circa le problematiche delle indagini, delle procedure investigative e sui vari metodi nonché moventi che danno origine ai delitti. Ma torno a ripetere, ciò che mi preme è sottolineare le vicende umane dei vari personaggi.
D.: Quando i lettori troveranno il tuo nuovo libro in libreria?
R.: Non posso dirlo con precisione. Per il momento sto lavorando a due episodi, vogliamo chiamarli così? Ancora nulla di definitivo è stato scritto. Poi ci sono i tempi legati alla correzione del testo, all’editing e ad altri fattori di cui non voglio parlare per non annoiare chi leggerà questa intervista. Vedi scrivere è bello, molto bello, è il pubblicare che risulta pesante. Ad ogni modo io vado avanti convinta di ciò che voglio realizzare.
Luisa Fascinelli