(da Ameglia Informa di marzo 2023)
Prima parte: la storia del cavallo Hghbrown Fletch, per metà amegliese
La storia del cavallo Highbrown Fletch ci è stata raccontata da Matteo Magni, che ne è proprietario e, con l’occasione, ci ha fatto anche scoprire l’esistenza di un vero ranch stile americano, proprio vicino a noi: il Samisa Ranch che si trova tra Ameglia e Sarzana in località Due Laghi, tra l’autostrada e il Magra. Ma andiamo per ordine: prima conosciamo questo cavallo e poi l’azienda dove è diventato grande e dove vive. Gli sport equestri hanno diverse discipline ma quella di cui vogliamo parlarvi ora è quella Western con diverse specialità, cui le principali sono: il Reining (il lavoro in piano del cavallo – dressage), il Cutting (il lavoro del cavallo con la mandria) il Fence Work (lavoro singolo con un vitello). Il Working Cow è un po’ il compendio di tutte e tre le specialità e sulla quale si organizzano i campionati internazionali.
Matteo Magni è il nipote di Carlo Colle, il cofondatore della darsena ARNAV di Ameglia (foto sopra) di cui abbiamo parlato a più riprese sul nostro mensile (ndr. è anche nella storia dell’esodo degli ebrei da Bocca di Magra degli anni 1946-’47) e da cui ha ereditato anche l’amore per i cavalli.
Questa l’intervista a Matteo Magni:
D.: Come ti è nata la passione per i cavalli?
R.: L’ho ereditata da mio nonno Carlo Colle a cui, oltre alle imbarcazioni, piacevano i cavalli. La vera svolta è stata però, poco dopo la mia nascita, quando comprò dei cavalli e un calesse per andarci con me. Lui mi ha trasmesso il suo amore per i cavalli, dedicandomi tutto il suo tempo libero per accompagnarmi nei maneggi a da amici con la stessa passione.
Già da piccolo ho deciso di specializzarmi nel salto ad ostacoli, sempre seguito da mio nonno. Ho iniziato nel maneggio “Il Macondo”, poi alla Corte di Camisano e a Stadano dove ho partecipato alle prime gare all’età di 10 anni. Successivamente la mia famiglia mi iscrisse alla scuola dell’olimpionico Arnaldo Bologni di Parma che, tra l’altro, vinse nel 1995 il gran “Premio Roma” a piazza di Siena”.
D.: Perché hai concluso la tua carriera?
R.: Tutti i giorni dopo la scuola partivo in treno per Parma per fare allenamento e poi ritornare a casa la sera. Per seguire meglio gli allenamenti ho continuato le superiori a Parma ma a 16 anni sono andato in Belgio con la sponsorizzazione del maestro Pavarotti.
La mia carriera di cavaliere purtroppo finì presto perché in un salto di potenza durante una gara col mio cavallo “Game Lord” siamo finiti a terra; io mi sono spaccato una vertebra e, nonostante sia stato operato negli USA, mi è stato vietato di andare a cavallo, in bicicletta e devo fare attenzione a tutto.
La mia carriera ora è qui all’ARNAV ma la passione per i cavalli non è finita. Farò nascere un puledrino da Highbrown Fletch e, se mi nascerà un bambino, sarà tutto per lui.
D.: Come sei divenuto proprietario di Highbrown Fletch?
R.: Samuele Poli Barberis è un grande trainer e mio grande amico abbiamo fatto parte della nostra vita insieme. Samuele ha costruito un Ranch di nome Samisa, che è gestito dalla moglie Elisa ed ha due figli: Gabriele ed Edoardo. Pe me Samuele è un horsemen, cioè un uomo che riesce a sviluppare la massima empatia tra uomo e cavallo per arrivare insieme ai massimi livelli e i risultati negli anni parlano da soli.
Anni fa, in una serata d’inverno Samuele mi chiamò e c’incontrammo all’ARNAV: mi disse che vicino Genova c’era un cavallo abbandonato di grande valore, ma che al suo proprietario non interessava più. Abbiamo deciso così di acquistarlo.
Highbrown Fletch era un cavallo nato in America con la massima genealogia americana, adatto per il Cow work, una specialità dove vengono coinvolti cavalli e vitelli. Samuele l’ha portato al suo ranch per curarlo, metterlo in forma ed addestrarlo.
D.: Parlaci di come è divenuto campione del mondo.
R.: Dopo mesi e mesi di allenamenti in simbiosi, Samuele mi disse di essere pronto per portarlo in gara. Visto il livello di bravura che il cavallo aveva raggiunto, abbiamo deciso di saltare i vari passaggi intermedi e di portarlo direttamente alla prima gara internazionale in programma: Americana che si sarebbe svolta il in Germania, campionato mondiale di equitazione Western
Facciamo le selezioni per essere ammessi e il cavallo le supera facilmente.
La gara è una gara secca fatta in due giorni: primo giorno le selezioni e il secondo la gara che ti può portare alla vittoria.
Non sto a raccontare le emozioni che c’erano nel team né la preparazione della scuderia. Highbrown era tranquillo e pulito nella nella stalla, aspettando di entrare in questa immensa arena coperta con decine di migliaia di spettatori.
Samuele e Highbrown entrano, fanno una gara impeccabile con un punteggio altissimo ed escono tra gli applausi e le urla. Aspettiamo la fine della gara e la proclamazione del vincitore con una bellissima cerimonia di 10 minuti in cui Highrown Fletch e Samuele Poli diventano i nuovi campioni del mondo di Caw Work di Americana 2019.
Il cavallo viene fotografato e le sue foto vengono messe in tutte le strade e su tutti i rotocalchi tedeschi. Poi lo riportiamo a casa e decidiamo di fargli fare una carriera come riproduttore; niente più gare.
Da tutto il mondo richiedono che HighBrown diventi papà, così i primi cavallini sono ora visibili ai Due Laghi.
D.: Ma non mi hai detto tutto! So che Highbrown è stato due volte campione del mondo!
R.: Effettivamente parlando con Samuele, dopo la vittoria, abbiamo pensato che anche a suo figlio Gabriele, altamente talentuoso ma senza un cavallo valido, si sarebbe dovuta dare la possibilità di vincere Americana 2021, riutilizzando Highbrown prima che fosse troppo tardi. Fu così che decisi di prestare a Gabriele il cavallo (in comproprietà tra me e Samisa Ranch) per partecipare nuovamente a questa gara che si sarebbe svolta nel 2021, sempre ad Augsburg.
Dopo i necessari allenamenti in sede siamo andati nuovamente in Germania così nasce una cosa unica nella storia: Samuele e Gabriele vengono selezionati per partecipare ad Americana a squadre con altri due cavalieri e vincono nuovamente per merito di Highbrown. (segue)
Sandro Fascinelli