(da Ameglia Informa di giugno 2021)
Delmo Giovanelli (sopra nel film Terra Promessa che risponde alle domande del regista Daniele Tommaso), l’ultimo traghettatore del Magra, è venuto a mancare il 22 gennaio scorso all’età di 93 anni, poco prima del regista Daniele Tommaso che si è spento il 3 aprile 2021 a Firenze, a 67 anni, dopo aver realizzato il docufilm “Terra promessa”.
Quest’articolo, nato per ricordare il regista che, ad Ameglia e dintorni, aveva dedicato gran parte del film a cui hanno partecipato la produttrice cinematografica Marina Piperno, moglie del regista lericino Luigi M. Faccini, il direttore di Ameglia Informa Sandro Fascinelli, la scrittrice Maria Luisa Eguez, don Gianni Botto, fondatore dell’associazione Gruppo Samuel e Pierangelo Gallinari, presidente del Gruppo, vuole ricordare anche Delmo Giovanelli che ha dato la sua testimonianza personale dei fatti nel film.
Per la prima volta Terra Promessa ha raccontato in modo compiuto e lineare la straordinaria storia dell’Aliya Bet, il grande piano d’immigrazione illegale di migliaia di ebrei sfuggiti allo sterminio dei campi di concentramento, che tra il 1945 e il 1948 partirono clandestini alla volta della Palestina e che ha avuto l’Italia come punto d’imbarco: un Paese che, dopo il disastro della guerra decise di accogliere e far partire dalle proprie coste oltre trentamila ebrei clandestini per consentire loro di avere una seconda patria dopo che avevano perso tutto nella Shoah.
In Liguria, vennero allestite 20 navi che effettuarono 26 “viaggi della speranza”, con porti di partenza non solo italiani, permettendo l’arrivo in Palestina di ben 23.219 sopravvissuti alla Shoah. Ameglia, Arenzano, Bogliasco, Chiavari, Genova, La Spezia, Porto Venere, Riva Trigoso, Savona e Vado ma il maggior peso delle operazioni l’anno retto Ameglia, La Spezia e Porto Venere. Ameglia detiene il primato assoluto per il numero delle persone che furono imbarcate nelle immediate vicinanze delle sue coste: i barcaioli del Magra riuscirono, infatti, a traghettare alle navi in attesa al largo, ben 4.314 ebrei sopravvissuti alla Shoah, per un totale di sette partenze.
La Spezia detiene invece il primato cronologico avendo fatto esplodere per prima il problema delle partenze illegali con le due navi Fede e Fenice. La prima poi effettuò una seconda partenza da Bocca di Magra avendo effettuato il primo viaggio, legalmente autorizzato dagli inglesi, dopo la fine dello sciopero della fame dei 1.014 profughi.
Premio Exodus 2021
In occasione del premio Exodus 2021, organizzato dal Comune della Spezia, al regista Daniele Tommaso è stata assegnata una menzione speciale, mentre il premio vero e proprio è stato assegnato a Noemi Di Segni, pre-sidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
“Il Premio Exodus – ha dichiarato il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – è parte del Dna della Città della Spezia e, sebbene siamo stati costretti a rimandarlo nel 2020 causa Covid-19, recuperiamo quest’anno con due eventi online complementari ma determinanti per diffondere e promuovere la cultura della solidarietà e dell’accoglienza che hanno sempre contraddistinto la nostra Città, Porta di Sion: il 13 maggio abbiamo dato il Patrocinio alla proiezione online del film di Daniele Tommaso Terra promessa che a causa della pandemia non ha potuto trovare spazio di distribuzione, mentre il 25 maggio, in streaming, viene premiata Noemi Di Segni con il Premio Exodus e con un tributo al regista, menzione speciale 2020/2021, che nel suo ultimo film ha focalizzato l’attenzione proprio sull’esodo ebraico dal territorio spezzino”.
Sandro Fascinelli