(da Ameglia Informa di dicembre 2023)
Il prossimo anno saranno dieci anni dall’ultimo di una lunga serie di Omo ar Bozo e sembra che vi sia la voglia di riprendere questa antica tradizione sebbene il tempo a disposizione non sia molto. Staremo a vedere …
Intanto il fotografo Paolo Maggiani ci ha scritto e presentato la sua opera realizzata dieci anni fa, che potrete vedere sul sito di Ameglia Informa, allegato a quest’articolo in evidenza.
L’artista, a nostra richiesta, ci ha anche inviato questa presentazione che volentieri pubblichiamo.
S.F.
Nel 2014 ad Ameglia sono stato spettatore stupefatto dell’evento de L’Omo ar Bozo, ne sentivo parlare ma non ero mai riuscito ad assistervi. Quando finalmente ci sono riuscito la coincidenza ha voluto che fosse l’ultimo anno dell’evento! È stata un’edizione veramente intensa, forse la più sentita e artistica, un vero e proprio Carnevale folkloristico.
Per me e per tutti gli spettatori una vera e propria sorpresa, mai avrei pensato a una tale portata, un’emozione, un coinvolgimento, per questo credo di essere riuscito a coglierne i momenti salienti.
Sono passati ormai 10 anni, il 2014 è stata un po’ l’apoteosi dello spettacolo con una eccezionalità incredibile di maschere e scenografie. C’è stato veramente da rimanere impressionati dalla portata dell’organizzazione e della partecipazione dei cittadini amegliesi all’evento.
L’eccezionalità delle Maschere, in quanto nate dalla creazione dell’artista Walter Tacchini, le cui opere ricalcano motivi ancestrali.
Dalla carta alla pratica c’è poi voluta la passione di mani abituate all’operosità, come quelle degli amegliesi.
Oltre la scenografia, tutta la sceneggiatura è stata messa in campo con tanta energia creativa ricca di entusiasmo durante lo svolgersi dell’evento. Ho percepito talmente tutta questa atmosfera che, ovviamente macchina fotografica come sempre al seguito, ne è scaturito un vero e proprio reportage fotografico di tutte le fasi salienti dello svolgersi della manifestazione. La processione dei figuranti è partita dal paese basso per arrivare fin oltre il paese alto in un’area dove c’è stato poi l’epilogo dell’Omo ar Bozo.
Riuscire a fare questo reportage è stato oltretutto, un impegno fisico notevole per il sottoscritto, se vedete dalle foto la concitazione dei figuranti nei colpi di scena è stata grande, di sicuro sull’onda dell’entusiasmo molti improvvisavano, seppur sulla base di una sceneggiatura pensata in realtà molto semplice, poi l’iniziativa e l’energia messa in gioco dai figuranti è stata determinante a rendere l’evento coinvolgente.
Non si sono limitati a passeggiare, ma ci sono stati veri e propri colpi di scena durante la risalita al paese, per coglierli senza conoscerne il momento, ho basato tutto sulle mie gambe! se ci sono 2/3 km dal basso all’alto di Ameglia di certo ne ho fatti 3/4 volte di più! Dovendo anticipare la processione, scattare e poi ripartire cercando d’intuire i momenti.
Tornato a casa con tante emozioni in testa, un mese dopo era pronta una bozza di un libro fotografico, quello che sfoglio nel video.
Paolo Maggiani