momento religioso novembre 2023
(da Ameglia Informa di ottobre 2023)
Abbiamo concluso il mese di ottobre accogliendo l’invito del cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme, di tutti i nostri Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), e soprattutto del Papa Francesco, nella preghiera, nel digiuno e nell’astinenza per la pace nel mondo.
Papa Francesco ci ha detto che stiamo vivendo la terza guerra mondiale diffusa in tutto il mondo in tanti focolai anche se alcuni aspetti ci riguardano più direttamente. Per questo la nostra preghiera confidente nell’aiuto del Signore deve restare costante.
Il mese di novembre che conclude l’anno liturgico, fa memoria della Chiesa, di tutto il popolo di Dio: i cristiani in cammino verso la casa del Padre, ricordano ed invocano nella preghiera l’aiuto e l’intercessione di tutti coloro che sono nella gloria del Padre per poterci, un giorno, ritrovare insieme nella stesa gioia perfetta ed eterna. È questa la solennità di tutti i Santi. Non solo coloro che la Chiesa ha riconosciuto esempio e modello per la loro santità di vita, ma anche tutti coloro, una moltitudine che nessuno può contare, Figli di Dio che in Lui hanno creduto e al quale si sono affidati in ogni momento di vita. È questa la speranza che ci deve consolare nella ‘perdita’ dei nostri cari, separati si, ma insieme nella fede e nella speranza di ritrovarci dopo la nostra morte.
Subito dopo la Solennità di tutti i Santi, la Chiesa fa memoria di tutti coloro che sono in attesa di entrare nella Gloria, le anime del Purgatorio, per abbreviare con i nostri sacrifici e le nostre preghiere la loro attesa e nello stesso tempo invocare il loro aiuto per vivere il modo degno la nostra vita per il ricongiungimento eterno nell’amore che ci ha uniti in questa vita.
Ecco allora il senso pieno della visita al cimitero ai nostri Cari: è quasi un dovere portare un fiore ed accendere un lume, ma soprattutto è importante ed utile la nostra preghiera semplice e fiduciosa per il loro riposo eterno insieme a quanti hanno amato in questa terra. Dice la Scrittura Sacra che l’Amore vince la morte. Il mese di novembre, con lui l’anno liturgico, si conclude con la festa di Cristo Re dell’universo. In questa solennità, nella visione della fede rivelata a noi, si contempla la ricapitolazione di tutte le cose in Cristo che gli spettano perché tutte le cose sono state per mezzo di Lui create e, dopo il peccato, da Lui redente nell’obbedienza al Padre nella morte di Croce e nella Risurrezione da morte.
Don Cesare Giani