(da Ameglia Informa di luglio 2022)
Dall’anno scorso – settimo centenario della morte di Dante Alighieri – sono state davvero tante le iniziative che hanno ricordato il “Sommo poeta”.
Tra esse, numerose hanno avuto come teatro di svolgimento la Lunigiana, una delle terre che Dante amò di più durante il suo esilio. In queste iniziative spazio adeguato è stato dato anche alle scuole, il che è stato di certo un aspetto positivo perché aiuta ad avvicinare i più giovani al più grande autore della storia letteraria italiana.
Numerose sono state le iniziative, dunque, ma forse nessuna è stata come quella che si è svolta venerdì 17 giugno a Bocca di Magra, negli spazi della scuola dell’infanzia “Leo Lionni”. Quel giorno si è svolta, alla presenza dei genitori e di alcuni ospiti, la tradizionale rappresentazione di fine anno scolastico, rappresentazione che è stata dedicata quest’anno appunto – a conclusione del ciclo delle iniziative del centenario dantesco – ad un “Viaggio con Dante”. La scuola dell’infanzia amegliese è stata dunque la prima, e a quanto ci risulta l’unica ad aver affrontato in tale circostanza un argomento quanto mai significativo ma anche delicato, coinvolgendo in questa circostanza bambini e bambine così piccoli, dai tre ai cinque anni.
Il lavoro era davvero complesso, ma le maestre e le collaboratrici del plesso, coordinate da Alessandra Giampedrone, hanno saputo trovare il modo giusto per spiegare ad alunni e ad alunne un argomento oggettivamente non facile, coinvolgendo anche i genitori sia nella preparazione sia nello svolgimento dell’evento. La rappresentazione aveva per tema l’”Inferno”, ovvero la prima delle tre cantiche del poema dantesco, non essendoci tempo e modo di affrontare, almeno in questa circostanza, anche le altre due. I testi, adattati all’occorrenza dalle insegnanti, sono stati letti da persone adulte. Alunni ed alunne, a loro volta, hanno recitato con le braccia e con i movimenti, adattandoli molto bene a quanto di volta in volta veniva declamato.
Va detto, come accennato sopra, che non era affatto facile, in un contesto di scuole dell’infanzia, trattare di morte, di “oltretomba”, di “Inferno”. Qui è venuta l’intuizione di una “sceneggiatura” originale che ha scelto il tema del “viaggio” come filo conduttore, peraltro del tutto corretto, dell’intera rappresentazione.
Con un viaggiatore come Dante che, come Virgilio dice a Caronte in una delle scene iniziali, “è protetto da Dio”: coraggio, intuizione, delicatezza sono state davvero le caratteristiche di una rappresentazione che ha davvero ben meritato gli applausi finali. La scuola dell’infanzia di Bocca di Magra, del resto, non è nuova a “performance” importanti.
Nel precedente anno scolastico 2020 – 2021, infatti, nonostante le difficoltà imposte dalle restrizioni della pandemia, la scuola, grazie alla collaborazione con l’artista Tomaino e al suo progetto “Nel mondo di Giuliano Tomaino”, aveva partecipato ad una speciale rassegna della Biennale di Venezia ottenendo il “Leone d’Argento”, primo premio a livello nazionale per il settore delle scuole dell’infanzia.
Quest’anno c’è stata una replica importante e forse, al di là di premi e riconoscimenti più o meno “ufficiali”, con un evento ancora più significativo. Tra i presenti alla rappresentazione c’erano la dirigente scolastica Stefania Camaiora, il sindaco Umberto Galazzo, altri amministratori e, come ospite d’onore, lo stesso Guliano Tomaino.
Le insegnanti della scuola, oltre alla coordinatrice del progetto Alessandra Giampedrone, hanno tutte contribuito alla rappresentazione, e meritano di essere ricordate: sono Marina Bernardi, Nicoletta Landi, Alessandra Neri e Chiara Torri. Con loro si sono adoperate le collaboratrici scolastiche: Siria Barbieri, Mariagrazia Neve, Giovanna Russo, Sara Vivaldi. Tutte, insieme ovviamente a bambini e bambine, che ora vivono le loro vacanze, meritano un vero applauso a scena aperta anche da queste pagine …
Egidio Banti