(da Ameglia Informa di marzo 2017)
Intervista realizzata dai ragazzi della classe 2ª A/B della Scuola Media don Lorenzo Celsi di Ameglia
D. Da adolescente, come noi, quali prospettive o progetti aveva per il suo futuro?
R. Ero un ragazzo molto curioso. Volevo diventare giornalista e ci sono riuscito. La passione è nata sui banchi di scuola quando collaboravo nella redazione di un giornalino scolastico insieme ai miei compagni. Ho iniziato così, facendo quello che state facendo voi. Poi, piano piano, quella passione è diventata sempre più forte e, con tanti sacrifici e molto impegno, lasciando la mia casa per trasferirmi prima a Roma e poi a Milano, sono riuscito a realizzare il mio sogno di trasformare quella passione in un mestiere che mi ha dato moltissime soddisfazioni.
D. Che cosa La rende orgoglioso nel svolgere il suo incarico politico?
R. Mi rende orgoglioso il fatto di poter dare il mio contributo per dare una prospettiva futura di crescita e sviluppo a questa terra bellissima, che negli ultimi decenni non ha avuto quello che si meritava. Sono orgoglioso di aver contribuito allo svecchiamento della politica e dell’Ammi-nistrazione Regionale grazie anche all’impegno di tutti i componenti della mia Giunta con cui lavoro ogni giorno nell’interesse della Liguria e dei suoi abitanti che sono molto più ospitali, generosi, coraggiosi e intraprendenti di quanto molti vogliono far credere.
D. Quali sono secondo Lei le potenzialità e le criticità della Liguria sulle quali sta lavorando la sua coalizione?
R. Le potenzialità maggiori della Liguria, su cui stiamo lavorando senza sosta, sono nel turismo e nell’integrazione con le altre regioni del Nord per lo sviluppo economico. La Liguria ha una vocazione turistica straordinaria ma molte delle più importanti risorse turistiche del territorio non sono ancora valorizzate come meriterebbero.
Il sistema portuale ligure è lo sbocco al mare di tutto il Nord Ovest, e il Nord Ovest a sua volta è il passaggio per le merci dal Mediterraneo al Nord Europa: bisogna portare avanti le grandi opere strategiche e risolvere i nodi logistici e infrastrutturali per stare dentro a questo grande sistema.
Questa è anche una criticità, ma il problema maggiore che deve affrontare la Liguria nei prossimi anni è la messa in sicurezza del territorio, che presenta molte fragilità dovute in parte alla conformazione e in parte agli errori che sono stati fatti nel corso di decenni. Abbiamo pagato un prezzo molto alto.
Oltre agli interventi prioritari per la messa in sicurezza, su cui lavoriamo senza sosta e con le risorse che abbiamo a disposizione, stiamo cercando di promuovere una nuova cultura di protezione civile, anche attraverso le scuole. Posso dire che lo scorso autunno abbiamo già potuto apprezzare gli effetti di una migliore organizzazione e di una maggiore sensibilità e responsabilità tra i cittadini.
D. Quali consigli si sente di darci, come adulto e come uomo impegnato nella politica, a noi giovani per operare scelte che valorizzino la nostra vita nel rispetto anche degli altri? Come la scuola può contribuirvi?
R. Come adulto, il consiglio che voglio darvi è di impegnarvi a scoprire i vostri talenti e a definire le vostre aspirazioni. Come politico vi consiglio, anzi vi chiedo – perché è anche nel mio interesse – di prendervi cura della “cosa pubblica” già da ora, di non pensare che siano solo “cose da grandi”: fate domande, analizzate criticamente le risposte, non abbiate paura di pensare a soluzioni diverse da quelle che vi propongono ma accettate anche voi di buon grado le critiche, quando costruttive e non fini a se stesse.
In tutto questo la scuola ha un ruolo fondamentale: vi state formando ma siete già pienamente cittadini con diritti e doveri, e gli insegnanti e le istituzioni scolastiche non devono pensare a voi come vasi da riempire ma stimolarvi perché diventiate cittadini attivi e responsabili.
D. Se avesse i poteri magici come Harry Potter, che cosa farebbe per cambiare la Liguria?
R. Se avessi poteri magici toglierei istantaneamente dalla Liguria la paura del futuro e del cambiamento, quella che fa pensare ad alcuni che sia inutile impegnarsi per migliorare le cose, quella che tiene questa terra da troppo tempo con la testa rivolta all’indietro, che fa ripetere sempre gli stessi errori come se non ci fossero alternative. Il vento è già cambiato, ma certo se potessi usare una bacchetta magica lo farei soffiare forte forte per spazzare via tutto quello che ci incatena al passato e guardare con fiducia e impegno al nostro futuro.
BIOGRAFIA
Giovanni Toti nasce il 7 settembre 1968 a Viareggio. Figlio di albergatori, ancora molto piccolo si trasferisce con la famiglia a Massa Carrara, luogo in cui trascorre l’infanzia.
Finito il liceo, intraprende gli studi universitari e si laurea presso la Facoltà di Scienze Politiche all’Università di Milano. S’iscrive ancora molto giovane alla Federazione Giovanili Socialisti, marcando la sua preferenza politica nei confronti della Democrazia Cristiana. Tuttavia, finita l’università, dà la priorità alla sua grande passione, coltivata già sui banchi di scuola: il giornalismo.
All’età di 28 anni, nel 1996, diventa stagista presso Mediaset e già l’anno successivo lavora al telegiornale di Studio Aperto, svolgendo incarichi importanti per la sua carriera giornalistica, come l’intervista ad Adriano Sofri e l’incarico di inviato speciale, nel 2001, in Kosovo. La sua carriera è in continua ascesa: in poco tempo assume l’incarico di caposervizio e infine viene promosso caporedattore della politica.
L’azienda Mediaset è fondamentale non solo per la carriera professionale di Toti, ma anche per la sua vita privata. Qui infatti ha conosciuto Siria Magri, la sua futura moglie, quando era già conduttrice di Studio Aperto e lui un semplice cronista.
Diventato nel frattempo giornalista professionista, dopo essere entrato a Videonews (testata giornalistica delle tre reti Mediaset), Toti cura il programma di Rete4 “Liberitutti”; poi nel 2007 diventa vicecapo ufficio stampa di Mediaset. Due anni dopo viene nominato condirettore di “Studio Aperto”, per il quale cura “Lucignolo” e “Live”, programmi di approfondimento giornalistico. Il 22 febbraio 2010 diventa ufficialmente direttore di Studio Aperto.
Nel 2012 gli viene assegnato il Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito e diventa anche direttore del “Tg4”, il telegiornale di Rete4, sostituendo Emilio Fede.
Dal dicembre del 2013 si inizia a parlare di Toti come nuovo coordinatore di Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi. La conferma arriva solo nel gennaio del 2014, quando viene ufficializzata la notizia: Toti lascia la direzione dei Tg per assumere il nuovo incarico di consigliere politico del leader di Forza Italia.
Il 16 aprile 2014 viene ufficialmente candidato alle Elezioni Europee come capolista di Forza Italia nella Circoscrizione Italia nord-occidentale (Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta) e, con 148.291 preferenze, diventa europarlamentare, risultando il primo degli eletti di Forza Italia nel Nord-Ovest.
Il 1º aprile 2015 Giovanni Toti viene candidato alla presidenza della Regione Liguria da Forza Italia, appoggiato dalla Lega Nord, da Area Popolare, da Fratelli d’Italia, dal Nuovo PSI, dai Riformisti Italiani e dal Partito Liberale Italiano. Il 31 maggio vince le elezioni con il 34,44% pari a 226.710 voti e diventa così governatore della Liguria.